Dopo settimane di assemblee e comunicati, dopo l’interruzione del CDA, mercoledì 23 novembre, siamo riusciti ad ottenere un incontro con Preside, Presidenti di Corso di Laurea, Docenti e Rappresentati. Finalmente ci è stata data spiegazione circa la situazione di disagio che noi studenti stiamo vivendo. Sono state avviate delle discussioni con i relativi Presidenti dei Corsi per far in modo che il ritardo del normale svolgimento dell’anno accademico non gravi eccessivamente sulle nostre spalle, rivedendo le finestre d’esame e la frequenza obbligatoria. Sarà nostro compito continuare a monitorare la situazione e cercare di verificare che le promesse non restino tali. Per questo e per allargare gli spazi di discussione e confronto si cercherà di mantenere mensilmente un assemblea orizzontale con le varie componenti universitarie.
In questo momento di apparente crisi e incertezza soprattutto chi comanda tende a reprimere e a totalizzare i poteri. La prima cosa che viene lesa è la libertà di espressione e la possibilità di decidere della nostra vita.
Non riconosciamo l’autoritarismo dei presidi e di chi dall’alto ci governa, tutto pensato come un enorme azienda che a più livelli controlla e gestisce l’ordine e la disciplina nell’interesse dello Stato, o meglio del Capitale. Ma riteniamo quanto meno che questi signori si debbano interfacciare con la componente studentesca e ne tengano conto, dato che noi stiamo vivendo l’ultima fase dello smantellamento di un università già classista, sia per l’accessibilità, sia per i contenuti della sua didattica. Ma evidentemente il ruolo di disciplinatore non basta più, in questo nuovo modello di società che la crisi sta rilanciando, l’università sarà privatizzata, direttamente funzionale alle logiche del mercato. Ed è proprio quando sono vive e scoperte le contraddizioni, che dobbiamo organizzarci, intervenire e prendere di più.
Nel nostro piccolo quindi abbiamo avuto una vittoria, soprattutto perché siamo riusciti ad aprire uno spazio di discussione e dal basso siamo riusciti a far sentire la nostra voce.
Non abbiamo nulla da perdere… ma TUTTO DA RICONQUISTARE!
BREAK OUT THE WALL !!!